Tensione alla Fiat di Pomigliano: blocco stradale. Ma per Cisl è flop sciopero Fiom

Tensione alla Fiat di Pomigliano: blocco stradale. Ma per Cisl è flop sciopero Fiom
Sabato 28 Marzo 2015, 10:13 - Ultimo agg. 14:58
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Protesta e blocchi sulla strada che conduce allo stabilimento Fiat di Pomigliano d'Arco), dove una trentina di persone, appartenenti

al comitato di lotta cassaintegrati e licenziati dello stabilimento, ed ai Cobas, stanno cercando di bloccare le vettura dirette in fabbrica. Molte le auto rimaste ferme dietro agli striscioni esposti dai manifestanti. Lo stabilimento è aperto per uno straordinario su due turni.

Poco dopo, i manifestanti si sono spostati in corteo davanti all'ingresso 2 della fabbrica. Dopo qualche minuto di tensione con le forze dell'ordine, che hanno cercato di liberare parte della carreggiata, i manifestanti si sono trasferiti in corteo all'ingresso, urlando slogan contro gli straordinari in fabbrica. «Mentre Landini e la Fiom manifestano lontano dalle fabbriche - hanno detto - noi difendiamo i diritti dei lavoratori con la protesta. Qui é morto un operaio, e l'azienda costringe agli straordinari, a ritmi massacranti. Ci sono suicidi di cassaintegrati, ci sono ancora centinaia di persone fuori, ma

qui si fa lo straordinario».



Gli esponenti del comitato di lotta hanno anche ricordato di aver presentato un esposto nei giorni scorsi chiedendo di indagare sulla compatibilità tra ritmi di lavoro e salute degli operai.



Intanto in mattinata c'era stata una nota della Fim-Cisl che parlava di "nuovo flop della Fiom nello stabilimento". Su 1473 lavoratori comandati allo straordinario di oggi, solo i sei delegati dei metalmeccanici della Cgil hanno aderito allo sciopero proclamato dall'organizzazione nelle aziende della provincia per poter partecipare alla manifestazione a Roma.Lo rendono noto Giuseppe Terracciano e Raffaele Apetino, rispettivamente segretario generale e responsabile del settore auto per la Fim in Campania.



La Fiom aveva annunciato, lo scorso febbraio, dopo il flop dello sciopero di San Valentino, al quale aderirono solo i cinque delegati, che a Pomigliano non sarebbero stati proclamati altri scioperi allo straordinario, e che le maggiorazioni delle giornate di lavoro effettuate dai propri delegati, sarebbero state destinate ad un fondo di solidarietà.



«Uno sciopero ad uso e consumo per giustificare l'assenza a lavoro dei propri delegati per recarsi alla manifestazione a Roma - hanno sottolineato Terracciano ed Apetino - noi continueremo a fare solo sindacato, che è l'unica strada per tutelare i lavoratori e non confondersi con la manifestazione di oggi di chiaro sapore politico pre-elettorale. Ed ancora una volta i lavoratori hanno dimostrato la loro maturità e che sanno distinguere tra gli scioperi veri e quelli fatti per meri motivi ideologici».



A Maurizio Landini «auguro una buona manifestazione, tutto qui. Tutti possono chiaramente manifestare e fare le aggregazioni che meglio credono», così il grillino Roberto Fico, presidente della Commissione Vigilanza Rai, ha commentato l'iniziativa promossa in piazza oggi pomeriggio dal leader della Fiom con la coalizione sociale contro le politiche del governo.



Anche il sindaco di Napoli ha dato il suo appoggio: «Costruire alternativa sociale nel Paese rispetto alla disintegrazione sociale di Renzi: con Landini e Fiom si va nel verso giusto, dei diritti». Così ha scritto su Twitter.
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