Portici, minacce-choc agli studenti che non protestano: «Vi veniamo a prendere»

Portici, minacce-choc agli studenti che non protestano: «Vi veniamo a prendere»
Giovedì 27 Novembre 2014, 11:52 - Ultimo agg. 28 Novembre, 08:43
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PORTICI - "Vi veniamo a prendere fino a casa": viaggiano in rete le minacce agli studenti del liceo che non intendono partecipare alla protesta di questi giorni.



In un video messo in rete sul gruppo degli alunni del "Flacco", il liceo classico dove gli studenti da venerdì scorso bloccano le lezioni, uno studente dell'ultimo anno, tra quelli che guidano la rivolta, incita tutti alla protesta e minaccia: "Chi si dovesse rifiutare - dice - se la vedrà con me, purtroppo".



Nel video, registrato dopo un primo sgombero della polizia nei locali di via Scalea, lo studente, maggiorenne, di cui non sono state rese note le generalità, si lamenta anche dell'intervento della polizia: "Stamattina le guardie mi hanno preso con la scopa e mi hanno detto che dovevo uscire dalla mia scuola - racconta il ragazzo nel filmato - e questo non mi piace proprio, nella scuola comandiamo noi". E alla fine la minaccia "Se non venite sul campetto (l'area esterna al cortile dell'istituto di via Scalea, ndr) vi vengo a prendere a casa".



Da stamattina al liceo stazionano le "volanti" del commissariato. Agenti della Digos stanno ispezionando i locali mentre le lezioni sono in gran oparte sospese ed i ragazzi protestano intrattenendosi nei corridoi. Molti anche i genitori che si sono recati a scuola preoccupati per quanto sta accadendo.



La dirigente scolastica, Iolanda Giovidelli, ha chiesto lo sgombero della scuola qualora, al termine dell'orario di lezione, i locali dovessero rimanere occupati. La situazione resta incandescente, molti degli studenti, soprattutto degli ultimi anni, non sembrano intenzionati a recedere dalla protesta.



I compagni: è solo uno scherzo. Alcuni ragazzi dell'Istituto Flacco hanno indirizzato una e-mail alla redazione. «Si tratta - si legge tra l'altro - di un ragazzo che intendeva scherzare con i compagni.
Le sue intenzioni non erano quelle di minacciare gli alunni che avrebbero voluto astenersi dalla protesta, bensì quelle di alleggerire il clima di tensione venutosi a creare durante le contestazioni. Il tono scherzoso è stato purtroppo frainteso e paragonato ad una violenta minaccia. Gli studenti del Flacco però non si sentono minimamente minacciati dalle dichiarazioni del ragazzo».