Il giallo dell'omicidio in Svizzera: arrestati padre e figlio di Ercolano

Il giallo dell'omicidio in Svizzera: arrestati padre e figlio di Ercolano
di Maurizio Capozzo
Martedì 1 Dicembre 2015, 15:43 - Ultimo agg. 22:51
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Ercolano - Erano tornati nella loro città natale sperando di sfuggire alle ricerche dell'Interpol. Pasquale e Mirco Ignorato, padre e figlio, accusati dell' omicidio del pensionato di Chiasso, in Svizzera, avvenuto venerdì scorso, sono stati rintracciati dai carabinieri della tenenza guidata da Gianluca Candura. Erano ricercati in tutta Europa dopo la fuga da Chiasso, nel Canton Ticino e dall'altra notte avevano trovato nascondiglio nella roccaforte del clan Ascione, in un palazzo al corso Resina.

I militari li hanno rintracciati grazie ad una attività di intelligence da manuale, frutto di una fitta ed immediata collaborazione tra gli apparati investigativi dei due Paesi, come hanno avuto modo di sottolineare in una nota congiunta il Ministero pubblico e la Polizia cantonale helvetica.




Risale a venerdì scorso l'omicidio di Angelo Falconi, un pensionato di 73 anni, con un passato da imprenditore e qualche guaio giudiziario alle spalle per reati fiscali, trovato morto nel garage della sua abitazione nella cittadina a pochi chilometri dal confine italiano.

L'uomo presentava una serie di ferite procurate, con ogni probabilità, da un bastone e da un'arma da taglio. La polizia svizzera aveva immediatamente circoscritto le ricerche intorno alla famiglia Ignorato, da anni residente nella cittadina del Canton Ticino dove gestiva un'attività commerciale. Secondo le prime indagini, all'origine del gesto ci sarebbero motivi di interesse economico legate a debiti contratti dagli Ignorato con la vittima che gestiva immobili per conto della sua famiglia.

Poche ore dopo l'omicidio la polizia Svizzera aveva fermato ed arrestato la moglie ed una figlia di Pasquale Ignorato, rilasciando una terza figlia minorenne. Di Pasquale e Mirco si erano subito perse le tracce e mentre l'autorità giudiziaria cantonese lavorava alla emissione del mandato di cattura internazionale, era già partita la richiesta d'aiuto ai colleghi italiani, con il sospetto, poi rivelatosi fondato, che i due avessero trovato rifugio ad Ercolano, loro città natale dalla quale, però, mancavano da anni.

I militari hanno così attivato immediatamente le ricerche fino ad individuare il probabile nascondiglio dei due in un palazzo del corso Resina, dove abitano parenti di Pasquale Ignorato che nella città degli Scavi ha due fratelli. Una volta avuta la certezza che i due si trovassero all'interno, poco dopo mezzogiorno, è scattata l'irruzione e la cattura dei due che si sono lasciati ammanettare senza alcuna resistenza.

La notizia della cattura è rimbalzata immediatamente in Svizzera da dove sono state poi attivate a tempo di record le procedure per formalizzare l'arresto. Tramite l'Ufficio federale di Giustizia svizzero ed il nostri ministeri - Giustizia ed Interni - saranno espletate nelle prossime ore le pratiche relative alle richieste d'estradizione. La Svizzera infatti, pur aderendo all'accordo sul mandato di cattura europeo, conserva le procedure di estradizione per i delitti commessi Oltralpe.

La collaborazione tra i carabinieri ed i colleghi svizzeri prosegue, ora, anche sul fronte investigativo. Si cerca di comprendere se gli Ignorato abbiano goduto di coperture durante la loro fuga partita venerdì scorso subito dopo il delitto.

Ad Ercolano sarebbero arrivati dodici ore prima della cattura, quindi nella notte, probabilmente a bordo di una Seat.

Sono in corso perquisizioni ad Ercolano ed in Svizzera proprio per verificare l'esistenza di complici nell'omicidio e nella fuga di padre e figlio.













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