La scuola devastata. L'assessore: grazie all'impegno di tutti il «Galiani» riaprirà lunedì

La scuola devastata. L'assessore: grazie all'impegno di tutti il «Galiani» riaprirà lunedì
Giovedì 27 Novembre 2014, 17:05 - Ultimo agg. 28 Novembre, 08:44
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Napoli - «Grazie al lavoro dei tecnici della Provincia di Napoli, prontamente intervenuti dopo gli atti vandalici che hanno devastato l'Itc Galiani, posso affermare che la scuola riaprirà già il prossimo lunedì 1 dicembre».

Così l'assessore alle Politiche scolastiche della Provincia di Napoli, Maurizio Moschetti. «Si tratta - aggiunge - di rimettere in sicurezza l'edificio in cui sono evidenti le conseguenze dei danni fatti».

«In particolare - aggiunge - si è dovuto procedere alla riparazione di quasi la totalità delle porte delle aule che, voglio sottolineare, verranno al più presto sostituite con porte in metallo.

Si è poi provveduto alla pulizia della polvere degli estintori presente su gran parte del pavimento ed alla sostituzione degli stessi».

«Ripristinare immediatamente l'agibilità dell'edificio, per permettere la rapida ripresa delle lezioni -conclude Moschetti - mi è parso il modo più efficace per rispondere all'incivile vandalizzazione e per dare un segnale concreto agli studenti ed al mondo della scuola su come le istituzioni in questi casi sanno intervenire con tempestività ed immediatezza».

La preside: risposta ai vandali. È stato come bruciare un libro, ma il Galiani riapre e riparte. La preside Armida Filippelli, a capo dell'istituto di Napoli nel quale hanno rubato i computer e fatto danni per 200mila euro, spiega che riaprire la scuola «è la risposta più giusta all'atto vandalico che abbiamo subito». «Andiamo avanti - dice - la scuola è una comunità fatta di insegnanti e dei tanti ragazzi che ci hanno scritto una lettera per dirci che erano con noi». «Ci rimettiamo in piedi - assicura - e non ci stiamo a questa vacanza formativa». Se i ragazzi sono stati usati come grimaldello da esterni che vandalizzano le scuole «sono complici anche loro di quanto accaduto».

Distruggere le scuole non è la soluzione, vandalizzarle nemmeno. Angela Cortese, consigliere regionale del Pd, ha chiamato a raccolta molti presidi di scuole superiori, chiede attenzione da parte di tutti e richiama al ruolo di educatori non solo gli insegnanti, ma «tutti gli adulti». E di non usare il pugno duro, ma di ricordare che la scuola, luogo della socializzazione secondaria, deve «educare» i ragazzi. Da un lato, dunque, l'esigenza di preparare gli adolescenti al futuro, dall'altro la preoccupazione di costanti occupazioni (o altre forme di protesta) che bloccano tutto.