Torre Annunziata. Celebra un matrimonio al ristorante: indagato consigliere comunale

Torre Annunziata. Celebra un matrimonio al ristorante: indagato consigliere comunale
di Giovanna Sorrentino
Giovedì 30 Ottobre 2014, 11:43 - Ultimo agg. 12:24
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Torre Annunziata. Avrebbe celebrato un matrimonio civile in qualità di consigliere comunale al di fuori di Palazzo Criscuolo, sede del Municipio di Torre Annunziata. E' finito nel mirino degli indagati il consigliere Raffaele De Stefano, allora esponente della lista civica Torre Del Valore, oggi si appresta ad entrare nel PD, partito di maggioranza dell'amministrazione del sindaco Giosuè Starita.



L'accusa a suo carico è quella di reato di concorso in falso ideologico in atto pubblico: secondo gli inquirenti, insieme a una coppia di sposi, (lui nipote del capoclan dei Gallo-Psielli) e a un ultraottantenne, avrebbe redatto un atto falso del registro della Stato civile del Comune oplontino. In poche parole, il consigliere comunale, istigato da queste persone, avrebbe celebrato il rito civile del loro matrimonio in un ristorante di Torre Del Greco, portando con sé i documenti di Palazzo Criscuolo, senza esserne autorizzato, affermando però che la funzione si era tenuta al Comune, in una sala aperta al pubblico.



Tutto questo, all'oscuro del primo cittadino Starita: nei giorni prima del matrimonio infatti, "qualcuno" telefona agli uffici del sindaco per chiedere il favore (illegale, a meno che non sia autorizzato) di celebrare il matrimonio al ristorante. Starita si rifiuta, e quindi, secondo gli inquirenti, viene scavalcato dagli sposi, che vanno direttamente da "Lello", il consigliere comunale.



Questa la storia emersa dalle indagini dei carabinieri del Nucleo Operativo della compagnia di Torre Annunziata, coordinata dal gip Emma Aufieri, che però contrasta con la storia raccontata da De Stefano: "Il rito civile è stato consumato a Palazzo Criscuolo- afferma il consigliere-; in quel momento non c'erano i dipendenti comunali perché era primo pomeriggio. E' durato circa 10 minuti: il tempo di recitare il rito e del "sì" degli sposi, poi, in presenza dell'unico dipendente presente, siamo andati a fare le foto al ristorante. Tra l'altro non è la prima volta. A luglio infatti ho fatto la stessa cosa con una coppia di sposi, che si è sposata al Comune e poi insieme siamo andati in un ristorante a Pimonte per fare le foto. Quando ho celebrato il matrimonio non sapevo chi fossero queste persone. Le ho trattate come tutti i cittadini".



Stavolta però, De Stefano ha sposato una coppia di persone già indagate nell'ambito di un'operazione antidroga, in cui sono coinvolte 12 persone, alcune legate al clan Gallo-Psielli di Torre Annunziata.