Tari. Cartelle pazze, 25mila ricorsi fermi: «Bisogna comunque prima pagare»

Tari. Cartelle pazze, 25mila ricorsi fermi: «Bisogna comunque prima pagare»
di Valerio Iuliano
Venerdì 31 Ottobre 2014, 08:14 - Ultimo agg. 08:50
1 Minuto di Lettura
La protesta dei contribuenti che hanno ricevuto richieste di pagamento della Tari errate è solo l’ultimo caso. Negli anni, infatti, gli errori si sono accumulati. Cinquantamila sono i moduli presentati da altrettanti contribuenti napoletani, negli ultimi 5 anni, per le cartelle pazze riguardanti il tributo sui rifiuti. Circa 10mila napoletani ogni anno, dunque, avrebbe reagito alle iniquità con un ricorso all’ufficio tributi di corso Lucci. Solo la metà dei ricorsi presentati ha avuto un buon esito, con il riconoscimento dell’errore da parte dell’ente e con il successivo rimborso - peraltro con tempi molto lunghi - della somma richiesta ingiustamente al contribuente che, spiega il rappresentante di Konsumer Campania, «deve comunque pagare prima di fare ricorso». «Ad oggi - fanno sapere i funzionari - i ricorsi senza esito sono 25mila. E il personale è insufficiente per rispondere a tutti».



CONTINUA A LEGGERE SUL MATTINO DIGITAL