Afragola. Muore e viene abbandonata tra le erbacce: cadavere coperto da stracci e cartoni

Afragola. Muore e viene abbandonata tra le erbacce: cadavere coperto da stracci e cartoni
di Marco Di Caterino
Sabato 29 Agosto 2015, 09:10 - Ultimo agg. 12:58
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Afragola.Il corpo avvolto in stracci e coperte, nascosto da un cartone. Giallo in periferia per la scoperta del cadavere di una donna, non ancora identificata. Addosso non aveva documenti. Il è stato notato ieri mattina da alcuni addetti alla raccolta dei rifiuti, tra le erbacce di un marciapiede di via Pelliccia, una zona di costruzioni residenziali nuove e abbastanza centrale del quartiere di San Marco. E primo elemento del giallo, il cadavere era stato quasi nascosto perché avvolto da così tanti cenci e poi poggiato su un cartone a mo’ di materasso, da essere difficilmente notato da passanti frettolosi.

E invece è stato proprio quel mucchio di stracci a richiamare l’attenzione dei netturbini, che si sono avvicinati al marciapiede per raccogliere e portare via quelli che sembravano i soliti rifiuti lasciati per strada.

L’orrore per gli operatori ecologici, quando, sollevata la coperta, dal mucchio di stracci è spuntato un piede e dalla parte superiore una ciocca di capelli. Immediato è scattato l’allarme. Uno dei netturbini ha telefonato alla centrale operativa del commissariato di Afragola segnalando la presenza del cadavere. Un paio di minuti dopo, in via Pelliccia sono giunti gli agenti guidati dal vice questore Sergio Di Mauro, i carabinieri della compagnia di Casoria, diretta dal capitano Pierangelo Iannicca e un mezzo di soccorso medico del 118. Dai primi rilievi del personale medico del servizio di emergenza sanitaria è apparso chiaro che la morte della donna sarebbe avvenuta tra le due e le tre ore prima della scoperta del cadavere. Il corpo è stato trovato adagiato sul lato sinistro, in posizione podalica (gambe rannicchiate e ginocchia a toccare la pancia) e ad un primo esame non presentava segni di lesioni o violenze subite.

E secondo elemento del giallo, solo alcune tracce di puntini in entrambi i palmi delle mani. La donna indossava una sorta di pantaloncino corto e una anonima t-shirt. All’anulare un piccolo anello metallico di poco prezzo, colore argento, nella parte superiore lavorato a corda. In primo momento gli inquirenti hanno ipotizzato di trovarsi di fronte alla tragica fine e alla morte naturale di una senza tetto, una barbona, dal fisico minuto, molto magra come se fosse stata afflitta da una devastante denutrizione. Poi, terzo elemento del giallo di via Pelliccia, è stato accertato che al cadavere mancavano le scarpe, eppure le piante dei piedi erano straordinariamente pulite. Circostanza evidente che la donna, se si è trattato di una morte naturale, non è arrivata in via Pelliccia a piedi nudi. Ma se fosse così dove sono finite le scarpe o un altro tipo di calzature indossate dalla sconosciuta? Possibile che qualcuno le abbia rubate al cadavere o alla donna quand’era ancora in vita? E per quale motivo?

Domande che ora sono in attesa di risposte da parte degli inquirenti. E quarto elemento del giallo, le testimonianze di alcuni residenti nella zona, che hanno dichiarato che tra l’una e le due della notte su quel marciapiede c’erano solo le perenni erbacce, e che nemmeno hanno notato nei giorni scorsi la presenza di quella donna o anche di altri clochard, che per abitudine vanno a dormire sempre negli stessi posti, che ritengono sicuri e a modo loro confortevoli. Il corpo di questa poveretta è stato portato all’obitorio dell’Istituto di medicina legale del secondo policlinico, in attesa di essere sottoposto all’autopsia. Un esame che potrebbe dare la svolta al mistero del cadavere senza nome del giallo di via Pelliccia ad Afragola.