Inchiesta Cosentino, sigilli a società e 142 distributori di carburante

Inchiesta Cosentino, sigilli a società e 142 distributori di carburante
Lunedì 22 Dicembre 2014, 07:54 - Ultimo agg. 23 Dicembre, 00:04
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Società e 142 distributori di carburanti sono in corso di sequestro da parte dei Carabinieri del Reparto Operativo di Caserta in tutta Italia in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso su richiesta della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Il provvedimento - si è saputo da fonti investigative - è stato adottato nell'ambito di un procedimento per reati aggravati dal metodo mafioso che lo scorso 3 aprile portò all'arresto dell'ex deputato del Pdl Nicola Cosentino.

Il provvedimento è stato adottato dal gip di Napoli in un'inchiesta nella quale si ipotizza il reato di concorrenza illecita e si indaga su episodi di estorsione e concussione finalizzati a favorire l'attività degli impianti di distribuzione di carburante gestiti dalla famiglia Cosentino, con l'aggravante del metodo mafioso grazie all'amicizia con il clan di camorra dei Casalesi.

Lo scorso 3 aprile, oltre che nei confronti di Nicola Cosentino, ex sottosegretario all'Economia ed ex coordinatore del Pdl in Campania, furono eseguite misure restrittive nei riguardi di altre 12 persone.

Appartengono alle società Aversana Petroli e Ip Service, riconducibili ai fratelli Cosentino, i 142 distributori sequestrati oggi dai carabinieri di Caserta su richiesta della Dda di Napoli. Quaranta si trovano nel casertano, il resto tra Avellino, Benevento, Napoli, Reggio Calabria, Vibo Valentia, Crotone, Siena e Catanzaro.

I dati sono stati resi noti nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella Procura, a cui hanno preso parte il procuratore della Repubblica Colangelo, il pm della Dna Curcio, il colonello Scafuri e il tenente colonnello Pannone, del comando provinciale di Caserta. L'indagine ha avuto inizio tra il 1998 e il 1999 e si è conclusa nel 2011. Malgrado il sequestro, che è servito a togliere impianti e società alla disponibilità dei fratelli Cosentino, le attività lavorative proseguono per garantire il reddito alle famiglie dei dipendenti.

Mutua utilità. Tra i fratelli Cosentino e le fazioni Russo e Schiavone del clan dei Casalesi «c'era un sorta di rapporto di mutua utilità». Lo ha sottolineato il procuratore di Napoli, Giovanni Colangelo, nella conferenza stampa sul maxi sequestro eseguito dai carabinieri e riguardante 142 distributori di carburanti delle società Aversana Petroli e Ip Service riconducibili ai fratelli Cosentino.

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