Avellino. Si uccide con un colpo di fucile a 26 anni: era accusato di essere un black bloc

Avellino. Si uccide con un colpo di fucile a 26 anni: era accusato di essere un black bloc
Lunedì 1 Settembre 2014, 22:59 - Ultimo agg. 2 Settembre, 08:30
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Si suicida esplodendosi un colpo di fucile. Leonardo Vecchiolla, 26 anni, si tolto la vita nell’abitazione degli zii, in via Intonti, con un colpo di arma da fuoco alla testa. Ancora poco chiara la dinamica dei fatti. Stando alla prima ricostruzione dei carabinieri il ragazzo avrebbe approfittato di un momento di assenza dei parenti per compiere l’insano gesto. Forse il 26enne è stato colto da un forte stato di depressione, da qui la scelta di imbracciare un fucile da caccia Benelli calibro 12, regolarmente detenuto, e puntarselo alla tempia. Sul posto i sanitari del 118 e i carabinieri della Compagnia di Ariano che hanno trovato Vecchiolla riverso a terra in una pozza di sangue. I medici non hanno potuto che constatare il decesso.



Avviate le indagini coordinate dalla Procura di Benevento. I militari dell’Arma hanno ascoltato i genitori e gli zii per sapere cosa abbia fatto nelle ore precedenti. Vecchiolla, sposato con una ragazza pugliese e padre di un bambino, stava lottando contro una forma di depressione che lo tormentava da tempo.



La sua giovane esistenza infatti è stata tormentata da vari fatti. Un peso rilevante lo avrebbe avuto la vicenda giudiziaria in cui è stato coinvolto il 15 ottobre di tre anni fa durante una manifestazione in piazza San Giovanni a Roma. Vecchiolla, meglio conosciuto come Chucky, allora studente universitario della Facoltà di Psicologia dell’Università di Chieti, fu arrestato con l’accusa di tentato omicidio in danno di carabiniere, devastazione e saccheggio, nonché di resistenza pluriaggravata a pubblico ufficiale.
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