Tutti in fila per l'Avellino. Nel primo giorno di prevendita per la sfida di sabato prossimo, decisiva per la conquista del secondo posto contro il Crotone, il pubblico biancoverde ha risposto in maniera massiccia. Quasi milleduecento i tagliandi staccati al botteghino in poche ore a riprova della fiducia che la tifoseria ripone nella squadra di Michele Pazienza malgrado il passo falso di Taranto. Un brusco stop che si rifletterà sull'atto finale costringendo Armellino e compagni a restare concentrati fino all'ultimo secondo di una regular season che i biancoverdi, al pari del Benevento, della delusione Catania e dello stesso Crotone, avevano iniziato con l'obiettivo dichiarato di voler vincere.
Quattro squadre che, con un pizzico di amaro in bocca, sabato alle 18.30 incroceranno il loro destino tra il "Massimino" (dove è in programma Catania- Benevento) e il "Partenio Lombardi" per definire griglia playoff ma anche playout dal momento che gli etnei si trovano paradossalmente in mezzo al guado senza poter scegliere la strada di mezzo. Una posta in palio che in SicIlia è altissima, persino più pesante di quella che si contenderanno in irpinia biancoverdi e pitagorici con questi ultimi alla caccia del settimo posto, ultimo piazzamento utile per garantire la disputa della prima sfida interna nella post season. Da qui la decisione di Michele Pazienza di non rinunciare a nessuno dei nove diffidati anche a costo di dover sacrificare qualche titolare nella prima gara dei playoff. Scelta condivisa da Lorenzo Sgarbi che ieri sera, dopo l'allenamento, ha partecipato insieme al tecnico di San Severo, a Marco Armellino, Cosimo Patierno e Gabriele Gori alla manifestazione che si è tenuta, con una buona cornice di pubblico, presso il centro Sky di Corso Vittorio Emanuele: «Sono tra i nove calciatori- ha detto- che in caso di un malaugurato giallo salterà la prima partita degli spareggi.
All'ipotesi di scivolare al terzo posto del resto Sgarbi si è persino rifiutato di pensarci: «Per noi sarebbe un duro colpo a cui mi rifiuto di pensare - ha detto. In questi giorni stiamo lavorando benissimo e siamo concentrati. Personalmente sto bene anche se in settimana continuerò a fare terapie per precauzione ma voglio esserci. Il Crotone di certo non verrà qui a fare una passeggiata ma abbiamo le carte in regola per bissare il successo dell'andata».
Ancora amareggiato per l'epilogo di Taranto ma fiducioso per il futuro anche Gabriele Gori: «La sconfitta dello Iacovone - ha commentato- non è facile da digerire ma abbiamo l'obbligo di guardare avanti anche se ci tengo a sottolineare che l'impegno non è assolutamente mancato. A volte però va anche dato atto all'avversario di aver disputato una grande gara. Per noi sabato sarà come giocare un ottavo di finale senza fare calcoli o puntare a coincidenze con il Benevento per arrivare secondi e avere maggiori possibilità di approdare in serie B». Una categoria in cui l'ex Viola conta di tornare già il prossimo 9 giugno insieme all'Avellino a cui è legato da un triennale: «Mi sento al centro del progetto - ha detto- e al pari dei compagni sono concentrato su questo finale di stagione cosi decisivo e stimolante. Siamo un gruppo compatto e vogliamo conquistare una promozione che società e pubblico meritano per quanto fatto fin qui. In questa fase se segno io, Patierno, Marconi, Sgarbi o il magazziniere non c'entra nulla. L'unica cosa che conta è portare l'Avellino dove ci siamo prefissi».
Abbastanza inedita, infine, la designazione arbitrale ricaduta su Giorgio Vergaro di Bari che sarà coadiuvato da Roberto Allocco di Alba - Bra e Matteo Nigri di Trieste.