Addio, o quasi, ai voli low cost. I prezzi dei biglietti aerei sono alle stelle non solo a Pasqua o tra il 25 aprile e il 1° maggio, ma anche fuori stagione e in mezzo alla settimana. Tra aprile e giugno, senza giorni festivi o feriali, secondo le rilevazioni fatte per Il Messaggero da Federconsumatori e Assoutenti, volare da Roma e Milano verso le capitali europee o il Sud Italia con le varie Ryanair, Vueling e Wizz Air costa fino a 170 euro tra andata e ritorno. Con un picco curioso: senza voli diretti di easyJet in Spagna, per la tratta Roma-Madrid, con scalo a Londra, si pagano 450 euro. Nonostante il calo dei costi di gestione e del prezzo del carburante (anche del 45% in meno in alcuni periodi del 2023 rispetto al 2022), con le scorte comprate a costi elevati oramai esaurite, i prezzi dei biglietti non scendono, o non lo fanno abbastanza. E delle vecchie offerte a 9,99 euro a tratta che si trovavano prima della pandemia non c’è più alcuna traccia. Ora si parte da almeno 30 euro (andata e ritorno) e a quel prezzo le mete sono poche e quasi sempre le stesse. Per lo più Albania, Croazia, Malta e, in alcuni casi, Spagna, Puglia e Sicilia.
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Le tratte più care
Tra Pasqua, il 25 aprile e il 1° maggio, tranne alcuni casi, ci sono aumenti o quantomeno prezzi ancora molto alti, spinti anche dagli algoritmi per la determinazione dei costi a seconda di dove, come e quando si prenota. Nella prima festività, in particolare, tra tutte le compagnie (compresa Ita Airways), si arriva a pagare anche 200-300 euro di biglietto. I costi sono in media del 139% più alti per andare da Roma a Brindisi e del 93% più elevati per volare da Milano a Catania. Guardando poi ai voli verso le capitali europee fuori stagione, dal 18 al 21 aprile viaggiare da Roma a Parigi andata e ritorno con Ryanair costa 150 euro. La tratta Milano-Madrid (solo andata), costa invece 67 euro il 5 maggio con WizzAir, mentre il volo Milano-Berlino solo andata con Ryanair il 12 maggio arriva a 142 euro. Togliendo anche sabati e domeniche, si trova che dal 20 al 23 maggio (lunedì-giovedì) il viaggio Milano-Londra andata e ritorno con le low cost costa in media 164 euro. Roma-Berlino arriva invece a 171. E ancora: dal 10 al 13 giugno (ancora lunedì-giovedì) la tratta Roma-Parigi viene in media 114 euro. E pensare che in tutto il 2022, feste e weekend inclusi, ma anche con l'inflazione e il prezzo dei carburanti alle stelle, la media dei biglietti dei voli internazionali era di 118 euro, salita a 146 nel 2023. Non va meglio per i voli nazionali: dal 20 al 23 maggio Milano-Palermo andata e ritorno con le low cost costa in media 84 euro, mentre dal 10 al 13 giugno per la tratta Milano-Cagliari si arriva a 115 euro. Ancora una volta in linea o addirittura sopra la media dei voli nazionali per l'intero 2022 (89 euro) o 2023 (110 euro).Le cause
«È evidente - spiega a Il Messaggero il presidente dell'Ente nazionale per l'aviazione civile, Pierluigi Di Palma - che le compagnie low cost praticamente non esistono più: quelle offerte che si trovavano prima del Covid erano prezzi civetta per attirare clienti e non ci saranno mai più.
Gli ultimi profitti di alcune "low cost", però, sono importanti: Ryanair ha chiuso l'anno finanziario 2022-2023 con un profitti per 1,31 miliardi e prevede altri 1,95 miliardi di utile quest'anno. Le perdite Covid sono quindi più che ripianate, eppure i primi sconti sui biglietti sono arrivati solo dopo che alcune piattaforme di prenotazione hanno escluso i voli della compagnia. Anche WizzAir è in netto recupero: per l'esercizio finanziario che si chiude a fine mese si stimano profitti per 350-450 milioni. Mentre il margine operativo di Vueling nel 2023 è stato del 12,4% (contro il 9,8% del 2019). «Più che chiedere che le low cost abbassino i prezzi però - ragiona Di Palma - bisogna rivedere il modello di concorrenza europea sui voli, che non ha funzionato del tutto: serve un check, con nuove regole in Ue». L'Enac propone, almeno per le tratte verso le zone periferiche e le isole, di far esporre i prezzi preventivamente o imporre una sorta di range massimo per le tariffe.