Trovare il luogo dove incontrare i nostri sogni: potrebbe sembrare una sfida fantastica, irraggiungibile, lontana e, invece, è molto più vicina di quanto ci aspettiamo. Sì, perché speranze, ambizioni, passioni sono nascoste in ciò che ci accade ogni giorno. I desideri per il futuro sono fatti dalle esperienze che collezioniamo, si nascondono nelle parole e nei gesti delle persone che incontriamo, nei talenti che ognuno di noi ha e in chi ci spinge a metterli alla prova. Nelle infinite strade del possibile, del “si può fare e, se si sbaglia, è esperienza” si cela chi siamo e chi vogliamo diventare. È questo che ha voluto fare il campus andata e ritorno Calabria di Sedici Modi di Dire Ciao, il progetto selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, interamente partecipato da Fondazione con il Sud.
L’iniziativa, ideata e realizzata da Giffoni, coinvolgerà per quattro anni migliaia di giovani, dagli 11 ai 17 anni, di Campania (Eboli e Giffoni Valle Piana), Calabria (Cittanova), Basilicata (Terranova di Pollino), Sardegna (Nuoro) e Veneto (San Donà di Piave). Il campus si è svolto a Cittanova (Reggio Calabria) con il supporto dell’associazione culturale Prosopon - Scuola di Recitazione della Calabria e Goodwill, nella sede della SRC, diretta da Walter Cordopatri, presso l’imponente ex carcere del 1600, dove ogni spazio è stato valorizzato e predisposto alle lezioni e alla creatività.
«Quando sono venuto a Cittanova per la prima volta - ha detto il direttore di Giffoni, Claudio Gubitosi - ho trovato un territorio fertile, con grande empatia con il sindaco Francesco Cosentino.