Clan Contini: processo al manager di Napoli

Gestisce società di noleggio auto e pasticcerie, chiesto il rinvio a giudizio

Processo al clan Contini
Processo al clan Contini
Leandro Del Gaudiodi Leandro Del Gaudio
Giovedì 16 Maggio 2024, 16:49 - Ultimo agg. 17 Maggio, 07:28
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Era presente ieri in aula e ha scelto di essere processato con il rito ordinario. Una strategia, quella dell'imprenditore Vincenzo Madonna, differente rispetto a quella di Gaetano Ammendola e Alfredo De Feo, a loro volta indicati come esponenti di spicco del clan Contini. Tribunale di Napoli, difeso dagli avvocati Della Pietra e Letizia, l'ìmprenditore Madonna è accusato di essere contiguo alla camorra egemone a Napoli (quella - per intenderci - che fa parte del cartello della Alleanza di Secondigliano).

Pronto a difendere la correttezza delle proprie operazioni imprenditoriali. Madonna è finito un mese fa al centro di una misura cautelare firmata dal gip Anna Imparato. Sotto i riflettori gli affari legati a un servizio di noleggio radicato a pochi passi dall'aeroporto di Capodichino. A leggere gli atti, c'è un passaggio dell'imprenditore collaboratore di giustizia Teodoro De Rosa, che ricordava i problemi di sicurezza legati alla sua traduzione a Napoli: il suo timore - ha spiegato - quando sbarcava nello scalo napoletano (ovviamente l'aeroporto di Capodichino è estraneo ad ogni contatto con la camorra), per gli uomini che lavoravano in alcune ditte nei dintorni dello stesso scalo.

Inchiesta condotta dal pm Ida Teresi, a sua volta titolare delle indagini culminate nel sequestro di un ristorante in zona centro storico, per presunti episodi di intestazione fittizia aggravati dal fine mafioso.

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Vicenda complessa, ieri prima udienza dinanzi al gup, non si è costituito parte civile il Comune, al netto del danno all'immagine indicato dalla Procura di Napoli dalla presenza ormai trentennale del clan Contini sul territorio partenopeo. 

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