Laura Nargi, perquisita l'abitazione ad Avellino: in crisi il fronte “Enjoy”

Per venti giorni aveva svolto le funzioni di primo cittadino

Laura Nargi
Laura Nargi
di Rossella Fierro
Venerdì 19 Aprile 2024, 09:25 - Ultimo agg. 20 Aprile, 09:45
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La maxi-inchiesta su quella che gli inquirenti definiscono una gestione privatistica di Palazzo di Città a vantaggio di pochi coinvolge anche l'ex vicesindaca, Laura Nargi. Nella mattinata di ieri i Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino e personale appartenente alla Sezione Polizia giudiziaria Aliquote Guardia di Finanza, hanno fatto visita anche all'abitazione della numero due dell'amministrazione Festa, notificandole un decreto di perquisizione dal quale risulterebbe indagata per associazione a delinquere.

Nargi, che nei venti giorni intercorsi tra le dimissioni del sindaco, Gianluca Festa, e l'insediamento del commissario prefettizio, Paolo D'Attilio, ha guidato la città nel ruolo di sindaca facente funzioni, fino ad oggi non era stata toccata dalla pioggia di avvisi di garanzia che ha interessato, tra gli altri, l'ex primo cittadino. Nel suo commiato dall'esperienza amministrativa che per cinque anni l'ha vista ricoprire il ruolo di vicesindaca con deleghe al personale, al commercio e al turismo, Nargi aveva concluso dicendo: «il futuro inizia oggi, non domani».
Fino a ieri, negli ambienti politici cittadini, era data quasi per certa la sua candidatura alla carica apicale per la coalizione civica festiana. Lo stesso Gianluca Festa, all'atto delle dimissioni, aveva smesso di parlare della sua ridiscesa in campo assicurando però la presenza alle elezioni amministrative di giugno della sua compagine.
Tanto che mercoledì, a ventiquattro ore dal commissariamento dell'ente, in città erano spuntati manifesti 6x3 che, rivendicando il lavoro svolto, annunciavano in qualche modo la presenza alla prossima tornata elettorale del governo uscente.

L'iscrizione di Nargi nel registro degli indagati potrebbe cambiare definitivamente lo scenario politico del polo festiano.
Troppo presto per dire se anche lei preferirà fare un passo di lato o se, invece, intenderà essere comunque della partita elettorale. Al netto delle voci sempre più insistenti che l'avrebbero vista bene come erede di Festa nel ruolo di alfiere della coalizione, Nargi era comunque pronta al passo in avanti. Non è un mistero, infatti, che lei stessa avesse già lavorato ad una propria lista. Una squadra ormai definitiva e costruita in modo da puntare ad un elettorato più marcatamente di centrosinistra pur restando nella coalizione senza simboli di partito, così come voluto da Festa già nel 2019.
Un'esperienza politica che Nargi, quarant'anni compiuti da pochi giorni, era pronta a vivere forte di quanto imparato in cinque anni di governo della città.

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Eletta per la prima volta in consiglio comunale nel 2013 tra le fila del Pd, partito di cui è stata anche dirigente regionale prima di lasciarlo, Nargi alle amministrative del 2019 si è imposta con 520 voti nella lista "Ora Avellino", compagine costruita dal consigliere regionale Livio Petitto. Un risultato notevole che le è valso la promozione ad assessore, come numero due del sindaco. Altro primato che Nargi ha conquistato, seppur suo malgrado, quello di essere stata, anche se solo per venti giorni, la prima sindaca donna della città. Sotto il suo breve governo il consiglio comunale ha approvato il bilancio di previsione 2024-26, l'istituzione di un regolamento per la gestione dei beni confiscati alle mafie, ma ha anche avuto un duro scontro con le associazioni cittadine per la bocciatura del nuovo regolamento per le elezioni del forum giovani.
Se sarà ancora protagonista dell'agone elettorale e in quale ruolo, lo si capirà solo nelle prossime ore.

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